Fight for your Light!




Eccomi qua! Sono tornato. Come dice Baglioni: “Io sono qui”.
Immagino che non molti abbiano sentito più di tanto la mancanza, ma se ci fosse anche una sola persona interessata mi fa piacere tornare a raccontare al mondo le mie impressioni.


Dove sono stato?
Non voglio scendere troppo nel personale. Chi tra di voi mi conosce sa che sono soggetto a degli accidentali testa coda. Probabilmente avevo iniziato a costruire l’edificio dell’ingegneria civica su fondamenta mal dimensionate, forse avevo bisogno di dare priorità alla concretezza rispetto all’utopia. Ho imparato che è meglio fare prima di parlare, che quando si riesce e quando si fa in tempo è bene ridimensionare un po’ il proprio ego per dare spazio anche agli altri di esprimere il loro.
Ho scoperto delle tensioni dentro di me, molto superiori alle tensioni ammissibili. Niente comunque che un buon corso di respirazione yogica non possa risolvere.


Una delle migliori notizie che posso darvi è che abbiamo superato il solstizio di inverno. Per i guerrieri della Luce la strada è finalmente in discesa. Continuiamo a combattere per la nostra Luce senza arrenderci!





Quando parlo di luce mi viene in mente Caravaggio, anche se non sono certo un esperto di storia dell’arte. Mi ricorda il conflitto tra luce e ombra e l’interdipendenza dell’una rispetto all’altra. La Natività mi dà l’assist per augurare a tutti un Buon Natale. Spero che sia all’insegna della gentilezza e della cortesia, così magari tutte le tensioni di cui parlavo prima possano allentarsi. Movimenti sciolti e ben distesi è il nuovo mantra! Un po’ come quando si prende in braccio un bambino: bisogna accoglierlo e bisogna essere rilassati altrimenti si trasferisce la tensione anche al bambino.
Possiamo pensare di fare così anche con il bambino di Betlemme?
Buon Natale!


Alba sui Laghi di Fusine

Albe a Nordest

Prendo spunto da una memorabile canzone di Elisa, vincitrice di Sanremo.

Voglio parlare un po’ della luce in generale, anzi, direi quasi in senso evangelico, e della mia terra.
Io fossi in voi una letta al Vangelo di oggi me la darei. Così, giusto per capire di cosa si sta parlando.
Abbiamo vissuto un periodo in cui si sono esaltate le tenebre, il buio, la notte. Io vorrei cantare la luce, il giorno che irrompe con tutta la sua forza. C’è bisogno di guerrieri della luce, di veri illuminati che aiutino chi ancora è ceco a vedere.

E poi voglio parlare del “gnot Friûl”. Prima di tutto ascoltatevi questa

La canta alpina ci ricorda del terremoto del 1976. Penso non sia necessario spendere troppe parole su come i friulani abbiano saputo rialzarsi dopo quella batosta.
Al di là dei bestemmiatori, che il più delle volte sono inconsapevoli – Padre perdonali perchè non sanno quello che dicono – si tratta di un popolo semplicemente straordinario. E non lo dico solo per vanagloria. E il territorio su cui viviamo non è da meno. Non a caso la guida Lonely Planet ha messo la nostra regione tra le 15 mete più ambite al mondo.

Venite in Friuli! Venite ad incontrare i friulani! Questo è un imperativo categorico.
Mandi!