Oggi ad Aviano è giornata di mercato. Bello è camminare per le strade del centro e incrociare le facce più o meno contente di vedermi.
Penso che sarebbe molto bello se si tornasse ad un’idea di mercato di questo tipo. Sì, forse un inguaribile nostalgico. Ed è per altro indiscutibile quanto sia comodo poter acquistare tutto con un click.
Ma la poesia ce la siamo inevitabilmente persa. Più facile è stare seduti sul divano, muovere i propri polpastrelli sull’ipad e accedere a qualsiasi merce.
Ma vuoi mettere il gusto di passeggiare per le bancarelle dei mercanti ambulanti, toccare i vestiti, sentire gli odori, ascoltare le voci della gente. Il mercato paesano o cittadino dovrebbe tornare ad assumere l’importanza che merita nell’urbanistica moderna.
Chiudo questa breve manifestazione di opinione menzionando un grande filosofo ateo (?) del millennio scorso. Nella sua opera più celebrata, “Così parlò Zarathustra”, Friedrich Nietzsche ci racconta in più occasioni del passaggio di Zarathustra attraverso il mercato del paese. Potete leggerlo qui: Prefazione di Zarathustra (Punto 3).
Compito per casa: leggere attentamente il passo citato e magari domani apriamo un dibattito costruttivo.